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Conservazione elettronica delle fatture


Conservazione elettronica fatture

Scade domani, 10 marzo, il termine per la conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche inviate tramite il Sistema di Interscambio nel 2019.

Poiché la conservazione elettronica parte dal giorno successivo all’adesione al servizio, per tutte quelle precedenti, bisogna provvedere in proprio, attraverso una procedura “lunga e farraginosa”, perché prima si devo scaricare le fatture, con un limite giornaliero di massimo 3 richieste per periodi di massimo 3 mesi e con l'aggravante che ci vogliono diversi giorni prima di ottenere i files, poi si devono nuovamente caricare le fatture, massimo 10 per volta.

L’obiettivo è ottenere una proroga del termine del 10 marzo attualmente previsto per la conservazione sostitutiva, allineando la scadenza a quella per il servizio di consultazione delle fatture, recentemente spostata al 30 giugno.

In attesa di un “intervento urgente del Governo” per spostare la scadenza di domani, evitando a tantissimi contribuenti di incorrere nelle sanzioni previste (da mille a 8 mila euro) per la mancata conservazione delle fatture elettroniche del 2019 nei termini stabiliti dalla legge, ci si chiede il motivo di questo adempimento, visto che si parla di documenti già in possesso dell’Amministrazione finanziaria, che vanno scaricati da un’area, quella del servizio di consultazione, e inseriti in un’altra, riservata alla conservazione. Che lo possa fare direttamente l’Agenzia non sembra poi una richiesta così peregrina.

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Giuseppe  Cristina Dottore Commercialista Revisore Legale ODCEC Massa Carrara

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